Missione compiuta! Ellen van Dijk ha infranto il record dell’ora riuscendo a completare 49,254 km in 60′. Ieri sera al Tissot Velodrome di Grenchen, in Svizzera, la 35enne olandese ha percorso 197 giri di pista sulla sua splendida Trek Speed Concept blu e bianca ideata appositamente per la sua ora.

A darle indicazioni a bordo pista l’allenatore basco Josu Larazabal, a scandire il tempo il fidanzato Benjamin de Bruijn che ogni 10′ suonava il fischietto, mentre Ellen continuava a girare le gambe il più veloce possibile con la testa bassa e fissa sulla linea nera. Al suo fianco una squadra numerosa e affiatata, di cui hanno fatto parte anche Andrea Morelli e Matteo Azzolini, che per Mapei Sport supportano la Trek-Segafredo per i periodici test di valutazione funzionale e, in questa occasione, hanno contribuito alla ricerca della migliore aerodinamicità dell’atleta e del mezzo.

«Con Ellen, lo staff del team e gli specialisti arruolati da Trek per questo progetto abbiamo lavorato negli ultimi mesi sul bikefitting di Ellen per trovare la posizione più performante per uno sforzo dalla durata eccezionale di un’ora. Siamo orgogliosi e sinceramente emozionati di aver dato il nostro contributo per rendere realtà il sogno di Ellen e di tutto il gruppo che ha lavorato con lei» commenta il responsabile del settore ciclismo del centro ricerche varesino Andrea Morelli di ritorno dalla Svizzera.

Oltre alla super prestazione sportiva, la formazione di Luca Guercilena ha vinto doppiamente visto che con l’impresa di Ellen ha sostenuto l’associazione benefica Greenhope, che organizza eventi per offrire ai bambini malati di cancro e alle loro famiglie momenti felici e spensierati. Gli spettatori presenti al velodromo e coloro che hanno seguito Ellen da casa attraverso il canale youtube di Trek hanno potuto fare la propria offerta a Greenhope e Trek ha annunciato che raddoppierà il totale delle donazioni raccolte durante l’ora di Ellen. Un motivo in più per sorridere per la campionessa del mondo a cronometro ed europea su strada, che ha scritto un altro pezzo di storia del ciclismo, e per il Centro Ricerche Mapei Sport.