La Pallacanestro Reggiana è approdata ai playoff di Eurocup per la prima volta nella sua storia. La storica qualificazione della Grissin Bon Reggio Emilia ai quarti di finale del torneo continentale è stata festeggiata con soddisfazione dallo staff del Centro Ricerche Mapei Sport che dal 2014 segue i cestisti biancorossi, ormai entrati a far parte del gotha del basket europeo.
Settimana scorsa, in occasione dei consueti test fisici in vista delle prossime partite (Gara1 martedì 6 marzo, Gara2 venerdì 9 marzo ed eventuale Gara3 mercoledì 14 marzo, a seguire le sfide del campionato in programma nel week end contro Dolomiti Energia Trentino e Germani Basket Brescia), abbiamo avuto la possibilità di intervistare l’alleatore Massimiliano “Max” Menetti.

Che apporto dà il Centro Ricerche Mapei Sport al suo lavoro? 

«Dopo 4 anni si è venuto a creare un tale rapporto di fiducia con tutto lo staff del Centro di Olgiate Olona (VA) che il tipo di collaborazione che si è instaurata è andata molto al di là dei numeri o dei feedback fisici sui giocatori. Abbiamo costruito insieme un bagaglio di esperienze a tutto tondo sulla gestione della squadra che mi ha fatto crescere come professionista e che ha permesso una importante crescita anche a tutto il mio staff tecnico».

Concretamente per un coach cosa significa poter contare su dati scientifici relativi alla condizione dei propri giocatori? 

«Conta moltissimo nel momento in cui si hanno i giusti intermediari nell’interpretare questi numeri. La collaborazione con il dottor Ermanno Rampinini, responsabile dello Human Performance Lab (HPL) di Mapei Sport e consulente per gli sport di squadra, è stato ciò che ha reso questi numeri molto più che preziosi, addirittura uno strumento fondamentale nella quotidianità. In uno sport come il nostro in cui si arriva a giocare ogni due giorni bisogna saper “ascoltare” ciò che dicono i numeri, comprendendone la lingua. Questo è il forte contributo dato da Mapei Sport, la carta in più che possiamo giocarci».

Dopo un duro inizio di stagione, quale è stata la svolta per tornare competitivi? 

«In quello che dico ci sarà molto poco di scientifico, ma è stato determinante il fatto di essersi uniti in un momento di difficoltà. Tutto quello che abbiamo passato ci ha aiutati a costruire qualcosa di unico e che auspichiamo di poter continuare a replicare».

Cosa si aspetta da qui a fine stagione? 

«Abbiamo un appuntamento importante nell’immediato con i quarti di finale di Eurocup con lo Zenit San Pietroburgo. L’obiettivo è restare nella competizione il più possibile, se poi tutto ciò sarà associato alla capacità di agganciare il treno playoff, allora una stagione partita male potrebbe trasformarsi in un’annata assolutamente positiva».

foto ©EnricoRossi / Pallacanestro Reggiana