Il sogno di affrontare la campagna del Nord con i professionisti per Jacopo Mosca si è infranto nella prima tappa della Tre giorni di La Panne.
Il neoprofessionista della Wilier Triestina Selle Italia è caduto insieme ad altri colleghi, si è rialzato e ha raggiunto l’arrivo, ma le radiografie hanno mostrato la frattura del capitello radiale sinistro.
Il 23enne piemontese, che si affida al Centro Ricerche Mapei Sport di Olgiate Olona (Va) da quando era junior, era in buone condizioni di forma e aveva corso la Milano-Sanremo. Purtroppo la caduta gli ha impedito di partecipare al Giro delle Fiandre che aveva in programma. Con Andrea Morelli, responsabile del Laboratorio Analisi del Movimento e settore Ciclismo, non si è però perso d’animo e sta definendo il suo percorso di recupero dall’infortunio.
«Tornato a casa dal Belgio sono subito montato sui rulli in attesa dell’operazione per ridurre la frattura, a cui mi sono sottoposto il 5 aprile alla Clinica Fornaca di Torino. Con Andrea e Matteo Azzolini, con cui ho un contatto quotidiano, abbiamo studiato un programma di mantenimento dell’allenamento. Mi sottopongo a due sedute di rulli al giorno e da ieri ho ripreso la palestra che porterò avanti per due-tre settimane per non perdere la forza, che in questo momento non posso esercitare con lavori specifici. I medici mi hanno detto che in una decina di giorni dovrei riacquistare la mobilità del gomito, ottimisticamente a Pasqua potrò tornare a pedalare in strada» racconta, precisando che nel suo recupero dall’infortunio gli specialisti di Mapei Sport giocheranno un ruolo chiave.
«Mi affido a questo qualificato centro da quando avevo 17 anni, ai tempi del team junior Biringhello e da under 23 della Viris. Il tramite per conoscerlo sono state le squadre che vi si affidavano per i test e le tabelle di allenamento. Da quest’anno, con il passaggio al professionismo, sono seguito individualmente al 200%. Grazie a Mapei Sport ho migliorato la mia posizione in bici, non avevo mai svolto una visita biomeccanica così specifica, e sto imparando molto. Andrea e “Azzo” mi spiegano perchè un giorno devo allenarmi in un certo modo, perchè quell’altro devo riposare e così via. Apprezzo molto il loro approccio al lavoro, mi rende più consapevole di quello che svolgo io».