Negli ultimi anni si è ormai consolidata l’importanza di svolgere esercizio fisico non solo per migliorare la prestazione sportiva ma anche con finalità salutistiche.

«L’esercizio fisico con finalità salutistiche solitamente si inserisce in un processo che inizia dall’individuazione di potenziali fattori di rischio attraverso l’esecuzione di uno screening specifico. Per poi interpretare nel migliore dei modi i risultati ottenuti grazie alle più recenti evidenze scientifiche, con l’obiettivo di creare un percorso che possa prevenire o contrastare l’insorgenza di diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari. Arrivando così a definire l’esercizio fisico come un vero e proprio farmaco» spiega Luca Demolli, tecnico sportivo e fitness trainer del Centro Ricerche Mapei Sport di Olgiate Olona (Varese).

A confermare l’importanza di svolgere esercizio fisico per un miglioramento dello stato di salute, è l’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che riporta che a livello globale 7 tra le 10 principali cause di mortalità sono rappresentate da noncommunicable diseases (NCD’s). Con questo termine si intendono malattie croniche non trasmissibili: tra cui quelle metaboliche come il diabete o cardiovascolari come l’ipertensione. In questa tipologia di malattie, l’esercizio fisico riveste un ruolo cardine sia per il suo effetto preventivo ma anche in alcuni casi per il suo effetto addirittura terapeutico.

«Tuttavia, se vogliamo utilizzare l’esercizio fisico come farmaco per ottenere effetti tangibili sulla salute, non è sufficiente semplicemente muoversi. Infatti, come per tutti i farmaci, anche l’esercizio fisico va dosato nel modo corretto. In questo contesto si utilizzano i principi dell’allenamento sportivo quali: durata, intensità, frequenza e tipologia, ma applicati per una finalità salutistica» continua Demolli nell’ultima puntata di Cubetti di Sapere.

Le evidenze scientifiche dimostrano come specifici programmi di allenamento possono portare alla riduzione dei livelli di pressione arteriosa anche nell’ordine di 10/12 mmhg oppure provocare un aumento significativo fino al 22% del colesterolo HDL. «È importante ricordare che se da un certo punto di vista non è mai tardi per iniziare, dobbiamo essere altrettanto consapevoli che prima sfruttiamo la possibilità di utilizzare l’esercizio fisico come un vero e proprio farmaco, maggiori saranno gli effetti che possiamo ottenere sul nostro stato di salute» conclude l’esperto.