Una vita sempre più frenetica, un ambiente di lavoro esigente, le piccole e grandi preoccupazioni che tengono svegli la notte. Chiunque di noi, prima o poi, avrà affrontato un periodo difficile e si sarà chiesto come ridurre lo stress. Andrea Bosio, responsabile del settore Ricerca Scientifica del Centro Mapei Sport, ci illustra una strategia utile, per tutti, già adottata da tanti top manager e campioni dello sport.

«I sintomi dello stress sono ansia, depressione e insonnia, che nei casi più gravi sfociano nella sindrome da burnout (dall’espressione inglese «to burn out», ovvero «bruciarsi, esaurirsi»), contraddistinta da disturbi del sonno, gastrici e da precoce affaticamento. Tra i metodi per combattere lo stress oggi voglio illustrarvi quello del floating ovvero del galleggiamento» racconta l’esperto del Centro Ricerche di Olgiate Olona in questa puntata di Cubetti di Sapere.

Chiaramente non si tratta del semplice stare a galla in piscina o nella vasca da bagno. È una tecnica in cui si cerca di attuare una restrizione delle stimolazioni ambientali. In una particolare vasca di deprivazione sensoriale come quella presente nel centro varesino la persona trascorre un periodo di tempo variabile, che può prolungarsi anche oltre i 60′, in un ambiente buio e insonorizzato. Questo metodo consente un profondo rilassamento, ci sono evidenze scientifiche che dimostrano che il suo utilizzo continuato può portare ad una diminuzione dello stress, della depressione, dell’ansia, al miglioramento della qualità del sonno e dell’ottimismo.

L’esperto ci spiega perchè il galleggiamento può essere utile anche per chi pratica sport: «Nel processo di allenamento, stressante per sua natura, considerati gli stimoli a cui sottoponiamo il nostro fisico ad ogni sessione per farlo migliorare, la fase di recupero è fondamentale e il floating può essere un valido alleato. I risultati delle ricerche svolte in ambito sportivo dimostrano che può portare a un miglioramento della qualità del sonno, a una minor percezione del dolore muscolare e a un piccolo recupero della prestazione di salto e sprint rispetto al normale riposo. In Mapei Sport proprio in questi mesi stiamo portando avanti una ricerca in tal senso per valutare come l’atleta può trarne beneficio nel recupero e nel miglioramento della prestazione, contiamo quindi di potervi dare ulteriori indicazioni al riguardo presto».