Pochi giorni fa l’International Journal of Sports Physiology and Performance ha pubblicato l’ultimo studio condotto dal Centro Ricerche Mapei Sport intitolato Analysis of the Most Intense Periods During Elite Soccer Matches: Effect of Game Location and Playing Position.

Ermanno Rampinini, direttore operativo e responsabile dello Human Performance Lab del centro varesino, ha analizzato i periodi più intensi durante le partite di calcio d’élite con particolare attenzione all’effetto del luogo in cui si svolge il gioco e della posizione ricoperta dal giocatore, insieme ad Antonio Gualtieri (Sport Science and R&D Department, Juventus FC e School of Health and Sports Science, University of Suffolk, Ipswich, UK), Maria Angonese e Massimo Maddiotto (SportAnalytics, Milano), Duccio Ferrari Bravo (Sport Science and R&D Department, Juventus FC) e Marco Beato (School of Health and Sports Science, University of Suffolk, Ipswich, UK).

Lo studio si proponeva di quantificare la richiesta di velocità di gioco dei calciatori d’élite utilizzando finestre temporali da 5 secondi a 10 minuti e di esaminare l’effetto del luogo della partita e della posizione di gioco sui risultati della velocità di gioco. Ha coinvolto 24 giocatori di calcio professionisti maschi della Serie A durante un’intera stagione.

I profili di attività dei giocatori durante le partite sono stati analizzati utilizzando un sistema semiautomatico di video tracking (Stats Perform), che ha fornito le coordinate dimensionali dei giocatori e da questi dati sono stati calcolati la distanza totale (TD) percorsa, la distanza di corsa ad alta velocità (HSRD), e la distanza di sprint (SD).

I risultati? Una distanza di sprint leggermente più alta è stata eseguita quando si giocava una partita in casa. I centrocampisti hanno registrato i valori più alti per distanza totale, i difensori centrali hanno prodotto la distanza ad alta velocità più bassa e non sono state trovate differenze significative tra i ruoli in termini di sprint.

Un approccio univariato basato sulla velocità può aiutare a progettare l’allenamento per i periodi più intensi di una partita, considerando le differenze tra i ruoli per distanza totale e distanza ad alta velocità. D’altra parte, la quantità di sprint simile tra i diversi ruoli tattici suggerisce un comportamento di squadra abbastanza omogeneo durante i periodi più intensi della partita, come le fasi di attacco e di transizione difensiva.