Quando i corridori stanno affrontando un percorso di preparazione pre-stagionale a giugno, è facile comprendere la straordinarietà di questa stagione. E questo è lo stato delle cose nel 2020. Come sta affrontando la Trek-Segafredo la ripartenza dopo il lockdown e come si sta preparando per i prossimi appuntamenti? Il primo step sono i test.

Il primissimo è avvenuto lunedì quando Vincenzo Nibali ed Elisa Longo Borghini, insieme al team coach di riferimento Paolo Slongo, hanno raggiunto i laboratori di Mapei Sport a Olgiate Olona per i test di valutazione. Le prime risposte avute dai test appaiono confortanti, come spiega coach Slongo.

«Le indicazioni, in questa stagione non ordinaria e in questo preciso momento dell’anno, sono totalmente nuove e diverse rispetto allo storico dei dati raccolti con Nibali e Longo Borghini. Vincenzo avrebbe appena finito il Giro d’Italia, mentre Elisa sarebbe alla vigilia di due eventi importanti come Tour of Britain e Giro Rosa. Il paragone conta relativamente, ma i valori espressi, in relazione agli obiettivi che dobbiamo raggiungere nei prossimi mesi, sono buoni».

I test hanno mostrato che l’allenamento sia di Nibali sia di Longo Borghini durante i mesi di lockdown è stato molto buono e bilanciato. «Con la giusta rifinitura, soprattutto a luglio, siamo ottimisti di poter raggiungere un buon livello di competitività fin dalle prime gare» ha affermato Josu Larrazabal, performance manager di Trek-Segafredo.

La lontananza di Nibali dalle corse risale a metà marzo, quando concluse le Parigi-Nizza. Per Longo Borghini invece la stagione non è neppure iniziata.

«Vincenzo ha valori molto simili a quelli che aveva a marzo alla Parigi-Nizza, come se il tempo si fosse fermato. Il lavoro di mantenimento della forma è stato svolto al meglio. Era quello che volevamo per definire il percorso per arrivare al top della condizione quando servirà. Anche il test di Elisa è stato molto buono. La sua condizione è già in fase avanzata. L’approccio, per lei, sarà alternare carichi di lavoro specifici e fasi di riposo. Il fisico non deve stressarsi troppo e la condizione rimanere sempre buona, pronta per raggiungere il picco» ha aggiunto Slongo.

Presso Mapei Sport c’è stato molto interesse per capire, a fine scientifico, come i cambiamenti del calendario agonistico abbiano influito sulla condizione dei corridori.

«Abbiamo svolto il test incrementale per determinare il massimo consumo di ossigeno e la soglia ventilatoria, con l’aggiunta della misura del lattato per avere dati utili anche dal punto di vista metabolico sulla capacità lattacida e la conferma della soglia. Informazioni che poi saranno comparate anche nei test su strada» ha spiegato Andrea Morelli, Responsabile del Laboratorio Analisi del Movimento e del Settore Ciclismo.

«C’è molta curiosità per capire come la diminuzione repentina del volume di lavoro in un periodo prolungato poteva influire sui dati dell’atleta. Vincenzo ed Elisa sono i primi che ci hanno fornito questi dati, ma nelle prossime settimane avremo un campione ancora più ampio, quando valuteremo nei nostri laboratori tutti i corridori italiani del team. Grazie ai test capiremo il livello di forma post lockdown e raccoglieremo dati utili riguardo un periodo straordinario come questo» ha aggiunto Morelli.

Ad affiancare la Trek-Segafredo c’è Mapei Sport, un centro di eccellenza internazionale che opera in ambito sportivo dal 1996 per svolgere attività di ricerca scientifica e assistenza multisettoriale agli atleti. Il rapporto tra il team e il centro esiste dal 2014 e si concretizza con l’esecuzione dei test di valutazione in laboratorio, l’assistenza nei test su strada durante i training camp e la preparazione atletica di tre atleti – Matteo Moschetti, Jacopo Mosca e Michel Ries.

«È opinione comune e difficilmente confutabile che il test in laboratorio, in condizione standardizzate, offra un responso assolutamente affidabile» ha spiegato Larrazabal. «Avere il supporto di un centro all’avanguardia è fondamentale. Mapei Sport è il miglior consultant center che possiamo avere nel ciclismo, sia per la struttura sia per l’enorme bagaglio di esperienza che ha maturato nel nostro sport. I test di valutazione sono uno degli elementi della nostra collaborazione, ma sarebbe riduttivo parlare solo di quelli. Mapei Sport ci fornisce supporto scientifico e affianca nell’analisi di eventuali problematiche dei corridori, un aspetto molto importante quando insorgono patologie di cui non si comprende immediatamente la natura. Sono capaci di darti la luce quando attorno a te c’è il buio. E questo, insieme al rapporto di fiducia reciproca creatosi in tanti anni di lavoro, è un valore aggiunto inestimabile».

Se il supporto alle sfide imminenti è il primo obiettivo del servizio offerto da Mapei Sport al team performance di Trek-Segafredo, il lavoro sul futuro ricopre un altro ambito di sviluppo di grande importanza.

«La ricerca è parte integrante del nostro lavoro e uno dei nostri valori aggiunti. Da noi sono passati numerosi campioni e, grazie ai dati raccolti, possiamo comparare i loro numeri con quelli di giovani talenti che Trek-Segafredo ritiene interessanti, monitorandone crescita ed evoluzione, alla ricerca del campione di domani» ha spiegato Morelli.

 

Articolo tratto da https://racing.trekbikes.com