Bastano pochi test per capire qual è il tuo ruolo in campo

Dopo esserci occupati di ricerche dedicate a calcio e ciclismo, oggi gli esperti di Mapei Sport ci portano in un palazzetto (presto speriamo tutti di tornarci per davvero!) per analizzare il profilo fisico dei giocatori di pallacanestro. Negli ultimi mesi non abbiamo potuto incitarli dal vivo, ma in tv abbiamo potuto ammirare tante partite grazie alla ripresa dei vari campionati e, per chi di noi è un provetto cestista, abbiamo provato ad emularli nei campetti vicino casa.

Con The physical profile of adult male basketball players: Differences between competitive levels and playing positions, studio pubblicato sul Journal of Sports Sciences nel 2018, i ricercatori del centro di Olgiate Olona (Varese), insieme ai colleghi dell’Università degli Studi di Milano e della University of Technology di Sydney in Australia hanno esaminato le differenze fisiche in giocatori di pallacanestro maschi adulti di diverso livello competitivo e posizione di gioco.

A metà della stagione regolare, 129 giocatori di quattro diverse divisioni (I, II, III e VI) hanno completato uno Yo-Yo Intermittent Recovery Test livello 1 (Yo-YoIR1, valutazione che permette di misurare la capacità di un atleta di sostenere la corsa intermittente ad alta intensità, caratteristica tipica degli sport di squadra), un test per misurare le qualità aerobiche di resistenza (test di Mognoni), un test di salto verticale per misurare la potenza degli arti inferiori e un ultimo test di corsa intermittente ad alta intensità di 5′ (HIT). Confrontando i giocatori di I divisione con quelli di II, l’analisi statistica ha mostrato la presenza di differenze abbastanza marcate nel test HIT (i giocatori di più alto livello sembrano sopportare meglio la corsa intermittente) e più contenute ma comunque rilevabili nel test di salto verticale. Tra la II e la III categoria, ancora una volta sono state evidenziate differenze nel test HIT e nel test di salto verticale. Infine, sono state trovate differenze nel test Yo-YoIR1, nel test Mognoni e nel test di salto verticale anche tra la III e la VI categoria. Tutti questi risultati suggeriscono che i cestisti di più alto livello competitivo sono caratterizzati da migliori abilità tecnico/tattiche, probabilmente migliori attitudini psicologiche ma anche da migliori qualità fisiche.

Davide Ferioli, Ermanno Rampinini, Andrea Bosio, Antonio La Torre, Matteo Azzolini e Aaron J. Coutts hanno anche osservato differenze nella capacità di sostenere la corsa intermittente ad alta intensità e nella potenza muscolare degli arti inferiori tra giocatori di diverso ruolo tattico. Dall’indagine emerge quindi che la capacità di sostenere sforzi intermittenti ad alta intensità insieme alle caratteristiche di forza/potenza differenziano il livello competitivo dei giocatori, mentre le caratteristiche di forza/potenza discriminano le guardie dagli attaccanti/centri. Questi risultati dimostrano che le caratteristiche antropometriche, che sono generalmente richieste per competere ad alto livello, forniscono una indicazione preziosa nella determinazione della posizione di gioco dell’atleta nel basket.